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Pignoramento immobiliare

Se una persona versa in condizioni di difficoltà economiche e non riesce a pagare il mutuo corre il rischio di subire il pignoramento della casa. Il pignoramento immobiliare è un argomento molto delicato anche perché c’è molta disinformazione in merito.

Esistono infatti alcuni “falsi miti” sul pignoramento. Per esempio è credenza comune che la prima casa non possa essere oggetto di pignoramento ma in realtà non è proprio così.

La prima casa può essere pignorata se si è debitori di soggetti privati. In poche parole tutti i soggetti privati, tra cui banche e familiari, possono richiedere il pignoramento dell’immobile anche se si tratta di prima casa.

Il divieto di pignoramento della prima casa è valido solo nei confronti degli enti di riscossione che può soltanto iscrivere ipoteca sull’immobile nel caso in cui il debito superi i 20.000 euro.

Cosa bisogna fare in caso di pignoramento?

La prima cosa da fare quando non si è in grado di pagare le rate del mutuo è quella di richiederne la sospensione. In sostanza il mutuatario ha la possibilità di interrompere temporaneamente il pagamento del finanziamento se dimostra che versa in gravi difficoltà economiche.

Per far questo è necessario presentare domanda presso la propria banca. Se la domanda viene accolta il contratto e le sue garanzie vengono prorogate per un lasso di tempo che coincide con la durata della sospensione.

La banca può anche decidere di non accettare questa istanza e pertanto l’alternativa del mutuatario è quella di provare a rinegoziare il mutuo per ottenere condizioni che gli permettano di far fronte al suo impegno.

Se la sospensione, che ha un durata massima di 12 mesi, non dovesse bastare e per sette mesi consecutivi non si dovessero pagare le rate, la Banca procede con l’estinzione del mutuo per sofferenza del debitore.

La Banca deve quindi segnalare alla Centrale Rischi della Banca d’Italia il grave stato di insolvenza del debitore e di conseguenza gli altri istituti di credito non erogheranno credito alla persona segnalata.

Come abbiamo visto il mancato pagamento del finanziamento comporta la risoluzione del contratto e obbliga il creditore, cioè la Banca, a notificare l’atto di precetto al debitore, il quale ha 10 giorni di tempo per saldare il suo debito.

È possibile evitare il pignoramento?

Esistono alcune strategie che permettono di tutelare i propri immobili. Si tratta però di modi in cui è possibile salvaguardare preventivamente i proprio beni: se il pignoramento è prossimo o in atto non è possibile avvalersi di questi strumenti.

Ad esempio uno modo per tutelarsi è quello di costituire un fondo patrimoniale. Il fondo patrimoniale è uno strumento a disposizione della famiglia per vincolare certi beni destinati a soddisfare i bisogni del nucleo familiare. Per costituire un fondo patrimoniale è necessario rivolgersi al Notaio, in presenza di due testimoni. 

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