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Pressione fiscale nel mercato immobiliare in Italia

A partire dalla crisi del 2008 il mercato immobiliare in Italia ha avuto una drastica diminuzione dei prezzi. Di per sé questo non è un dato che sorprende e probabilmente è pensiero diffuso che questo calo drammatico dei prezzi sia comune anche ad altri paesi europei.

In realtà però quello che succede a casa nostra è ben diverso da quel che accade invece nel resto d’Europa. Infatti l’Italia è l’unico paese in cui si registra una costante diminuzione dei prezzi degli immobili. Perfino in Grecia si sta verificando una crescita, seppur modesta, del mercato immobiliare.

Analizziamo i fatti. Tra il 2010 il 2012 i mercati immobiliari di tutto il mondo hanno subito una battuta d’arresto che si è tradotta in un abbassamento dei prezzi degli immobili. Ciò che però differenzia il mercato italiano dagli altri è che, a partire dal 2013, i prezzi hanno cominciato a recuperare terreno. Ovviamente non si è arrivati ai prezzi pre crisi e del resto sarebbe impensabile in così poco tempo, tuttavia si può affermare che in linea generale in Europa dal 2013 i prezzi del settore immobiliare abbiano iniziato a riprendersi.

In che modo? E perché questo in Italia non è avvenuto?

Sono diversi i casi interessati da cui attingere e sui quali riflettere. Per esempio il Portogallo è stato in grado di attrarre una grande domanda grazie agli sgravi fiscali concessi ai pensionati Europei. Una mossa intelligente che ha permesso al Portogallo di fronteggiare la crisi dell’immobiliare grazie alla forte richiesta estera.

Anche la Germania ha beneficiato di un costante aumento dei prezzi e la vicina Francia non può lamentarsi del proprio recupero che, per quanto timido, ha solo un 5% in meno rispetto ai livelli raggiunti in precedenza.

È evidente che se rapportiamo questi dati con il mercato immobiliare italiano la differenza è lampante. Anche quando la nostra economia si stava lentamente riprendendo, il settore immobiliare non riusciva ad ingranare. 

Alla luce di quanto detto è chiaro che la crisi dell’immobiliare non è più soltanto diretta conseguenza di una crisi economica mondiale ma anche di una significativa tassazione.

Da sempre infatti in Italia il settore immobiliare rappresenta per il fisco la voce maggiore dei propri introiti. Tra imposte sui redditi, tassazione sulle compravendite, Tari e imposte patrimoniali le entrate dello Stato ammontano a quasi 50 miliardi di euro.

Affinché il mercato si riprenda è quindi necessario alleggerire il carico fiscale che da troppi anni ormai opprime gli immobili del nostro paese.

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