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Caro energia e condomini

Il caro energia non risparmia i condomini.

L’aumento dei prezzi manda in rosso i consuntivi. Poco efficace la via giudiziale verso gli inadempienti.

All’inesorabile crescita della morosità delle famiglie l’amministratore non può rimediare con i normali strumenti oggi a disposizione: si può certo chiedere al giudice l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti del condomino moroso, ma ciò significa aumentare il suo debito senza risolvere il problema.

Meglio sicuramente chiedere una dilazione di pagamento ai fornitori e rinegoziare i contratti.

La situazione è gravissima. Il caro energia ha fatto quasi raddoppiare i costi condominiali. In questa situazione, sono molte le persone che hanno sempre pagato e che ora – trovandosi costi raddoppiati o triplicati – sono in difficoltà.

Quando 6/7 persone su 10 iniziano ad avere questo tipo di problema in condominio, il problema è sociale, la pace è sociale. Non si tratta di morosi.

Come affermato dal Presidente ANACI Francesco Burrelli, si può parlare tranquillamente di allarme sociale.

I costi dell’energia per la gestione 2021-2022 che gli amministratori stanno chiudendo in molti casi sono quasi raddoppiati.

Per fare un esempio, se prendiamo un condominio con 25-27 condomini che nella gestione precedente – quella del 2020-2021 – spendevano intorno ai 22/23mila euro, quest’anno hanno speso 39mila euro. Quindi, prima di iniziare la gestione 2022-2023, si trovano un conguaglio da pagare di circa 20/22mila euro. E se non si paga, si diventa subito morosi. Ma quel pagamento non è morosità, rappresenta un costo in più.

Il costo delle bollette, sia dell’energia che del gas, è aumentato molto e le persone adesso non riescono a pagare in una volta le cifre richieste, anche perché c’è il preventivo della gestione 2022-2023.

Bisogna ricordare che nei condomini ci può essere il moroso, ma ci può essere anche chi non può pagare, chi non ce la fa e chi non ha le risorse.

Come afferma Francesco Burrelli di ANACI, sicuramente serve un decreto specifico da parte del governo, che in questo periodo emergenziale deve avviare un tavolo con i manutentori, i fornitori di energia, gli amministratori.

Bisogna intervenire con una garanzia, con un fondo sociale.

Devono essere garantiti i servizi fondamentali come l’acqua, la luce e il gas.

Fonti: idealista.it, Il Sole 24 Ore

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