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Come il fattore fiscale influenza il mercato immobiliare

Accade spesso, sia a livello europeo che italiano, che parlando di economia e di crescita, il settore immobiliare venga snobbato e quindi sottovalutato rispetto al suo reale potenziale.

La maggioranza delle persone non comprende che il mercato immobiliare potrebbe veramente essere il settore economico trainante a livello economico, un settore che crea effettivamente un valore a aggiunto.

Una compravendita immobiliare genera un movimento economico che coinvolge una pluralità di soggetti, i quali a loro volta creano, in modo diretto o indiretto, un reddito di cui beneficia l’intero sistema economico, dallo Stato al singolo cittadino.

Ma cos’è quindi che frena il mercato immobiliare? Perché non riusciamo a utilizzare questa preziosa risorsa?

Per rispondere a questi interrogativi è necessario prima di tutto analizzare la situazione in Italia nel periodo della crisi. In generale, in tutti i paesi dell’Unione, tra il 2011 e il 2013 c’è stato un calo drastico dei prezzi degli immobili.

Successivamente però, a partire dal 2014, negli altri paesi europei si sono registrati prezzi in rialzo, seppur timidamente. In Italia invece i prezzi non hanno vissuto questo aumento, anzi in alcuni momenti i prezzi degli immobili sono stati ulteriormente in calo.

Se facciamo un confronto con Spagna e Portogallo, per esempio, la crescita anche se in modo non eclatante è comunque costante. Ovviamente non possiamo aspettarci un’immediato ritorno a valori pre-crisi, tuttavia generalmente possiamo dire che nel resto d’Europa sono stati presi dei provvedimenti volti a favorire il movimento del mercato immobiliare perché si è capito quanto questo settore possa dare una scossa all’economia generale del paese.

Questo in Italia non è avvenuto. Non c’è stato un investimento nel settore, né normative che incentivassero l’acquisto anche eventualmente da parte di investitori stranieri.

Ciò che frena il mercato immobiliare è il peso del fattore fiscale. Mentre i prezzi delle case scendevano lo stesso non si poteva dire delle imposte relative agli immobili.

L’IMU, che rappresenta una delle maggiori voci di spese riguardante un immobile, non ha mai tenuto conto della crisi o della diminuzione del valore degli immobili poiché di fatto ciò che conta ai fini della tassazione è il valore catastale, valore che non ha mai subito variazioni.

È chiaro che non si può limitare il discorso sul mercato immobiliare alla variabile fiscale, ma ciò che è evidente, è comunque che questa incide in maniera significativa su un settore che, se meglio curato, avrebbe tutte le carte in regola per dare nuovo vigore alla nostra economia.

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